I contratti per apprendistato presentano una serie di obblighi per il Datore di Lavoro e per il dipendente stesso, richiesti dalla legge: in particolare il dipendente deve poter avere accesso a corsi di formazione per apprendistato adeguati alle competenze necessarie per le mansioni che svolge durante l’attività lavorativa quotidiana.
La responsabilità della formazione per l’apprendista ricade sul Datore di Lavoro che deve permettere l’accesso a corsi di formazione mirati e il dipendente ha l’obbligo di frequenza fino al raggiungimento di un monte ore specifico e della certificazione finale.
Come funziona la formazione nei corsi di apprendistato?
La formazione per apprendistato si divide sostanzialmente in due tipologie, quella esterna che deve essere svolta necessariamente da Enti Accreditati dalla Regione (nel Lazio interamente finanziata dalla Regione) e quella che deve essere svolta all’interno dell’azienda.
La durata della formazione per un apprendista si differenzia in base a diversi fattori, tra cui titolo di studio posseduto, eventuali percorsi di istruzione (anche non conclusi), esperienze lavorative, eventuali periodi di apprendistato già svolti ed eventuale possesso di una qualifica professionale.
È importante fissare il concetto che dal momento della definizione del contratto con il dipendente, il Datore di Lavoro ha a sua disposizione un periodo di tempo limitato per organizzare la partecipazione del dipendente a una classe di formazione per apprendistato.
Competenze di base e trasversali
Le classi di formazione per apprendistato coprono un ampio spettro di competenze in modo che il dipendente possa accedere a un percorso di studio pensato e strutturato per garantirgli una formazione completa circa la sua mansione lavorativa.
In generale i corsi per apprendisti devono garantire, quindi, l’insegnamento di competenze base e trasversali, organizzate in un monte ore complessivo che deve essere svolto nella sua totalità durante la durata del contratto dell’apprendista.